Conoscete già il sito MOLLO TUTTO ? (cliccate QUI ) Io l'ho scoperto un annetto fa, preso da un momento di crisi, scrivendo semplicemente sul motore di ricerca google la frase MOLLO TUTTO CAMBIO VITA. MI piace questo sito perchè a differenza degli altri che sembrano finti, che ti illudono... mollotutto.com invece è reale. Perchè? Semplicemente è un sito che raccoglie testimonianze VERE di italiani dal nord al sud, di qualsiasi età e ceto sociale che hanno avuto il coraggio di mollare veramente tutto e rifarsi una nuova vita altrove....una vita migliore di quella che conducevano nel nostro ben Paese o semplicemente perchè erano stanchi della solita routine quotidiana. Oltre a testimoniare la loro scelta e raccontare le loro avventure, molti nostri connazionali, tramite questo sito, offrono info utili, aiuti e addirittura annunci di lavoro per chi pensa di mollare veramente tutto e cambiare vita. Tra le tante storie raccontante, mi andava di condividerne una che reputo tra le più particolari: LIA, che da un anno viaggio in giro per il mondo senza soldi e senza meta.
Ciao Lia, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Lia, ma gli amici mi chiamano Brighella. Sono di un piccolo paese del Salento (San Pancrazio Salentino) ma, come quasi tutti, a 19 anni sono "emigrata" per andare a studiare fuori e poi lavorare. Prima Roma e poi Milano nell'ultimo periodo.
Mi occupavo di programmazione informatica per una multinazionale di comunicazione.
Quando sei partita e per quale motivo hai deciso di partire?
Sono partita il 5 novembre 2012.
Il mio lavoro mi permetteva di fare lo zaino e partire di tanto in tanto. Ma, dopo esperienze incredibili, a ogni ritorno trovavo ad aspettarmi una sensazione d'inutilità nel passare le mie giornate nello stesso modo.
L'unica consolazione di ritorno da un viaggio era sapere che ne avevo un altro in programma.
Finché è arrivata l'esplosione: la voglia di libertà non accetta compromessi.
Non si può dedicare alla propria vita una settimana ogni tanto.
"VIAGGIARE SENZA SOLDI" ti ritrovi in questa definizione?
Assolutamente sì! Quando lavoravo pensavo di aspettare un altro anno per mettere da parte dei soldi... ma ho presto realizzato che le cose vanno fatte quando hai le motivazioni giuste. Quando questo momento arriva, nessuna scusa è abbastanza forte da farti rimandare.
Come definiresti lo "spirito" che ti anima: "ESPLORATORE", "INQUIETO", "FUGGITIVO", "CURIOSO", "SENZA META"… Oppure?
Molti e in ordine sparso, a seconda dello stato d'animo.
Ogni volta che - come tutti - sprofondo nel confort delle abitudini, l'inquietudine mi fa rinsavire e mi rimette lo zaino in spalla.
Mentre la curiosità è ciò che mi sprona a parlare con le persone che incontro, per propinargli la sfilza di "perché?" accumulati dal mio arrivo nel nuovo posto.
Ultimo, il non avere una meta. Certamente ci sono dei posti che vorrei vedere nella vita ma tanti li scopro strada facendo, facendomi guidare dall'istinto e lasciandomi sorprendere dalle possibilità che si presentano.
Sei rientrata in Italia temporaneamente durante il tuo viaggio senza meta?
Non ancora. Una volta che lo stai facendo davvero diventa difficile fermarsi!
Dove ti trovi adesso?
In Guadeloupe, dove ho deciso di passare l'inverno. Dopo 10 mesi a zonzo sento un po' il bisogno di fermarmi per trovare nuovi amici, crearmi delle abitudini (ebbene, sì!) ed esplorare quest'isola di piantagioni di canna da zucchero e banane, cascate nascoste e iguane sugli alberi.
Hai un'idea di dove andrai prossimamente?
In questo viaggio in Sud America e poi giù fino alla fine del mondo. Dopo... ovunque, un po' alla volta!
Hai un piano o viaggi sempre così, un pò a caso?
L'idea iniziale era quella di prendere una nave cargo che mi portasse ai Caraibi per poter vedere Cuba e da lì scendere in Sud America. Il tutto sarebbe dovuto rientrare in un anno.
Ma poi fai degli incontri che ti aprono mille nuove strade. Così sono passati già 10 mesi, invece di un cargo ho fatto la Traversata Atlantica su una barca a vela e forse allungo nel Pacifico prima di tornare alla mia America del Sud.
Che tipo di "lavoretti" fai per mantenerti nel tuo viaggio?A volte faccio l'helper negli ostelli in cambio di letto e colazione. A Martinica ho pulito qualche yacht ma in generale quando hai un pasto hai tutto.
Così un giorno dò una mano a preparare per una festa patronale, un altro aiuto un pasticcere cubano a preparare i suoi dolci e cose così. L'unica regola che ho è non fare il mio lavoro: programmazione di siti web. Sarebbe troppo facile mentre la sfida del viaggio è imparare ciò che non conosco.
In quale paese ti sei trovata meglio?
Cuba. Cuba. Cuba. Ci ho lasciato il cuore e anche tutte le parole per spiegare "perché".
Sei una donna in viaggio da sola, ti sei mai trovata in situazioni pericolose?
Quando viaggi impari a capire in pochi istanti se fidarti o meno di qualcuno, soprattutto con l'autostop. Ho incontrato persone che avevano negli occhi qualcosa di ambiguo e ho sempre trovato un modo per defilarmi.
Viaggi sempre così, a caso o ti capita anche di andare a trovare persone che magari hai conosciuto tramite internet?
Utilizzo molto Couchsurfing per avere il tempo di ambientarmi i primi giorni, dopodiché viaggio a caso seguendo un po' quello che capita.
Usi degli accorgimenti particolari una volta arrivata in un posto nuovo?
Cerco di non tornare sempre nello stesso posto in cui mi sono trovata bene. E' qualcosa che chiude gli orizzonti. Il mondo è tutto là, che ti aspetta anche solo dietro l'angolo.
Tornerai un giorno in Italia o stai cercando la tua meta definitiva all'estero?
Il mondo è meraviglioso da scoprire, fermarsi per qualche tempo a vivere in posti diversi aiuta a crescere e ti apre la mente.
Ma tornerò nella mia piccola Italia, con i suoi treni lenti che dal Nord che mi ha adottato mi riportano alla mia terra del Sud.
Che consigli ti senti di dare ad altre ragazze che desiderassero seguire i tuoi passi e viaggiare da sole in giro per il mondo?
Non pensare. Quando parlo con gli amici, tirano fuori vari "e come farai quando...?" che mi terrorizzano. Se avessi iniziato a pensare a tutte le eventualità che mi sarebbero potute capitare, non sarei qui. Non c'è bisogno di organizzare un anno di viaggio. Basta la prima settimana o il primo mese. Io avevo solo contattato un ostello di Las Palmas per fare l'helper e preso un biglietto aereo per Gran Canaria. Tutto il resto viene da sè giorno dopo giorno.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
Vivere in un posto come questo, col sole 365g/365 (che poi non è vero, che ai Caraibi piove spesso!) è il sogno di tanti.
E invece a me manca proprio l'inverno, quando te ne stai al calduccio a casa di un'amica a bere vino e mangiare patatine.
Il caldo è perfetto per sole-spiaggia-mare. Ma dopo un po' vorresti solo fare una passeggiata senza tornare in barca disidratata!
Poi la mozzarella, ma quella vera, che quando la mordi c'è tutto il latte. Mmm.
E il risotto alla pilota di Mantova, ma quello della Tere. E la pasta al forno con le polpette che mi fa la mamma, lei sì, anche con i 40° dell'estate del Sud.
Blog: www.trotamundos.it
fighissima questa testimonianza
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