Chi è di Napoli e provincia come me, sa benissimo cosa significa e cosa si vuol indicare con la parola VRENZOLA. Chi è una vrenzola? Dicesi VRENZOLA una ragazza sia dagli atteggiamenti che (soprattuto) dai modi di vestire "popolani", un pò volgarotti; una ragazza da un linguaggio tutto suo, chiamiamolo pure "colorito" e ovviamente sgrammaticato. VRENZOLA va oltre a una semplice associazione a un determinato tipo di persone, ma indica una vera e propria subcultura presente nella periferia o nei quartieri più "hot" di una città. Anche se il termine è prettamente napoletano, la VRENZOLA è facile trovarla in qualsiasi paesino o città dal nord al sud...quindi non vi preoccupate, per vederne una non c'è bisogno di fare nessun viaggio: LA VRENZOLA E' OVUNQUE! In sistesi, in USA hanno le ghetto-girls con i loro gesti e outfit unici...noi in Italia rispondiamo con le VRENZOLE!
Spopola su facebook la pagina a loro dedicata, dal nome IL VRENZOLARIO seguita da ben 77mila followers. Il punto forte della pagina sono ovviamente le foto che gli stessi followers inviano all'admin, rendendo la pagina sempre attiva e in continuo aggiornamento.
Ma come è nata la pagina? Ecco cosa ha risposto uno degli admin sul sito di napolitan.it :
“Questa pagina nasce dal sentimento più vero e sincero per eccellenza: l’amicizia – – intorno
al tavolo di un pub, a suon di chiacchiere, birre, patatine sporche di
ketchup e maionese e grasse risate, mentre raccontavo ai miei amici di
sempre le colorite sventure che mi vedevano alle prese con un
corteggiatore maldestro e alquanto fuori dagli schemi. Molto spesso, mi
divertivo a pubblicare dei post sul mio profilo personale di Facebook
nei quali riportavo i suoi approcci improbabili e i suoi slang coloriti e
hanno sempre riscosso un gran successo. Ci dicevamo sempre “un giorno
scriveremo un libro nel quale raccoglieremo tutte le sue perle e lo
intitoleremo “Il manuale del perfetto cuozzo-corteggiatore”.
Quella sera, però, ebbe luogo un vero e proprio approfondimento
culturale “sull’evoluzione della specie”, sfociato nella conclusione che
il cuozzo e la vrenzola altro non sono che dei “contenitori di
stereotipi”, gremiti da pettinature, look, accessori, atteggiamenti, più
o meno marcati, accentuati, esasperati, accompagnati da mimica
facciale, postura, slang, modi di dire, vocaboli reinventati con un
ingegno che talvolta disarma e che sistematicamente ti strappa un
sorriso.
È importante sottolineare e lasciar passare un messaggio per noi
fondamentale: non è nostra intenzione deridere nessuno, piuttosto
vogliamo mettere in risalto quell’aspetto colorito che non appartiene
solo ai napoletani, questo va precisato, ma a tutti coloro che amano
uscire fuori da svariati schemi per esprimere un’identità che sovente si
dimostra brillantemente originale. Puoi apprezzarli o storcere il naso
al cospetto della loro stravaganza, esattamente come avviene quando ci
si ritrova a leggere i post pubblicati all’interno della nostra pagina,
ma, in ogni caso, palesano una forte, spiccata ed estrosa personalità.
Merce rara, soprattutto in un’epoca come questa.”
Nessun commento:
Posta un commento